L’impresa edile fallisce. E il mio acconto???
I fallimenti delle imprese edili si susseguono (Vedi articolo del “Messaggero Veneto” del 13/10/2016). Ma cosa succede ai loro clienti? E, in particolare, cosa succede a chi ha pagato un acconto sull’ appartamento ancora in costruzione? Nella maggior parte dei casi lo sfortunato perde l’acconto versato. O meglio, diventa creditore della procedura fallimentare e aspetta di vedere se dal ricavato delle aste avanza qualcosa anche per lui. Di solito passano anni; alla fine, se va bene, son briciole. Eppure la legge è chiara (Vedi articolo “Difesa Consumatori”). Se paghiamo un acconto, l’impresa è tenuta a rilasciare una garanzia fideiussoria di importo pari alla somma versata. Così, in caso di fallimento, dormiamo tranquilli perché sarà la banca a restituirci i soldi dell’anticipo. Nessun problema allora? Purtroppo la realtà è un’altra e ben poche imprese rilasciano la fideiussione sugli acconti. E poi, perché dovrebbero farlo se il notaio può stipulare l’atto ugualmente? (… sempre che l’impresa non fallisca prima). Noi però abbiamo dei diritti: 1. Rifiutarci di versare gli acconti; Tuttavia, chi sta comperando casa sa bene che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Oramai siamo in ballo: abbiamo preso una montagna di impegni (arredamento, elettrodomestici, ecc…). In molti casi, abbiamo già venduto il nostro vecchio appartamento o disdettato il contratto di affitto e, se ci tiriamo indietro, non sapremmo dove andare. Se poi ci rifiutiamo di versare l’acconto, i lavori si fermano e torniamo punto a capo. Quindi? Incrociamo le dita e andiamo avanti comunque, senza garanzie, sperando che non succeda proprio a noi. Cerchiamo però di prevenire: mettiamo le cose in chiaro già al momento del preliminare e chiediamo la garanzia. Se ci rispondono che la fidejussione è troppo cara, teniamo presente che per un acconto di € 50.000, l’impresa potrebbe spendere più o meno € 1000/1500. Poca cosa rispetto al valore di una casa. In realtà il problema non è quasi mai il costo della garanzia. Il problema è che le banche difficilmente rilasciano fidejussioni a imprese che non siano solide. Quindi se la fidejussione non arriva è un gran brutto segnale. Meglio lasciar perdere fino a che siamo in tempo e cercare altro. Magari facendo un salto nei nostri cantieri qui a Fagagna. L’acconto noi non lo chiediamo proprio. Per saperne di più clicca qui!
2. Chiedere l’annullamento del contratto preliminare rinunciando all’acquisto.