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Il lockdown abbassa la rata del mutuo.
I tassi continuano a scendere. Adesso in banca ci offrono mutui al tasso dello 0,5% (0,7% con tutte le spese) e, se amiamo l’avventura, il tasso variabile può scendere anche allo 0,3% (0,5 con le spese). Se poi un mutuo lo abbiamo già, anche le surroghe vengono proposte dalle banche senza più alcuna maggiorazione sui tassi attuali. Insomma, interessi così bassi nessuno li aveva né visti né previsti. Ricordiamoci che solo un anno fa le banche offrivano l’ 1,5% sembrava già l’ evento del secolo. Poi è arrivata la pandemia e con il lockdown tutto è cambiato. Dicono però che ogni crisi offra delle opportunità e anche stavolta è così. Con questi interessi potremmo: 1) Tirare fuori dal cassetto il nostro contratto di mutuo e correre in banca. Facciamo i conti e vediamo se è arrivato il momento di rinegoziarlo o spostarlo senza spese in un' altro istituto più economico (surroga); 2) Cercare una nuova casa più grande, più connessa, con più giardino e più stanze per il gioco e lo smart working, perché di questi tempi non si sa mai. Mini rate e prezzi delle case ancora fermi, sono un’ occasione unica. Se stai pensando a una casa nuova devi proprio passare da noi. Ai Murs, abbiamo capito che niente sarà più come prima, a cominciare dalle nostre case nate per accogliere la nuova quotidianità.
La rata batte l’affitto. Se vado in banca però…
Con i mutui sotto l’ 1% l’ affitto non conviene più. I giornali pubblicano conti e tabelle a volontà (Vedi articolo del "Corriere della Sera" del 19/08/2019" e il risultato non cambia. La rata del mutuo adesso è molto più bassa del canone di affitto. Come dire... se non ti fiondi in banca subito e comperi casa, non hai capito niente. Esiste tuttavia un rovescio della medaglia, spesso sottovalutato. La banca non ti ascolta neppure se: Non hai uno stipendio fisso; La rata del mutuo supera il 25-30% del tuo stipendio; Sul tuo conto non hai già un gruzzoletto pari almeno al 20-30% del prezzo della casa. Vi sembra ancora così semplice? Non proprio con i tempi che corrono, per cui è giusto farsi bene i conti. I mutui oggi sono davvero bassi ma ancora non sono alla portata di tutti. Per risolvere anche questo problema sembra che dovremo aspettare ancora un po’. Se invece la banca vi ascolta, allora è davvero il momento di mettere da parte i dubbi e passare da noi, qui a Fagagna, dove la pianura si fa collina e la casa che immaginate è già realtà. Vi aspettiamo!
Arrivano i mutui a tasso negativo!
A fine mese anziché vederci addebitare gli interessi nella rata è la banca che li accredita a noi. E’ l'ora dei mutui a tasso negativo. In Danimarca le principali banche stanno già concedendo mutui a 10 anni con tasso negativo a –0,5%. Significa che la banca paga il cliente per fargli il mutuo. E in Italia? Da noi purtroppo servirà ancora tempo perché il nostro oramai famoso “spread” è molto più alto di quello della Danimarca, ma se appena tornasse a livelli più normali... Il rovescio della medaglia? In questo caso è chiaro: sul conto corrente non riceveremo più un interesse ma saremo costretti a pagare la banca perché custodisca i nostri soldi. Il cliente danese infatti oggi paga un interesse alla banca dello 0,6% per il deposito; oltre alle spese di conto ovviamente. Eh sì, le cose cambiano velocemente. Vuoi vedere che tra poco, di questo passo, torna di moda il mattone? Non siamo ancora in Danimarca, ma i mutui stanno pur sempre allo 0,5% ed è meglio affrettarsi, perché viviamo tempi strani e l’ aria cambia in fretta. Quello che non cambia invece e non si svaluta mai è la qualità. La qualità de “I Murs”, quelli di Fagagna. Vieni a trovarci!
Trump litiga e in Italia la rata cala…
Che i tassi sono bassi lo stiamo dicendo da qualche anno; ma non potevamo neppure immaginare di trovare banche che offrissero mutui all’ 1% fisso o allo 0,50% variabile. Cosa succede? Le ragioni sono tante ma una è proprio curiosa: quando Trump e il Presidente Cinese litigano per i dazi doganali, i tassi di interesse scendono. Il motivo? Trump applica un dazio sulla maglietta made in Cina e la maglietta cinese costa di più. La Cina allora che fa, smette di vendere magliette in America? Neanche per sogno, fa una cosa molto semplice: svaluta la sua moneta (lo yuan) rispetto al dollaro ed ecco che il prezzo della sua maglietta in America non aumenta più. Americanate direte voi. Invece no, perché se la Cina svaluta la sua moneta, tutti gli altri Stati devono fare lo stesso, altrimenti addio esportazioni e addio fabbriche e posti di lavoro. Siccome la moneta si svaluta abbassando i tassi di interesse, adesso anche l’ Europa, come gli altri, è costretta ad abbassare i propri tassi (che erano già bassi). Quindi se la nostra rata cala finisce che dobbiamo ringraziare…Trump! Comunque sia, se abbiamo deciso di comprare casa, il momento è davvero propizio: - La rata per un mutuo di 100.000 Euro a 30 anni adesso è di circa 300 Euro al mese (vedi link mutuionline) - A Fagagna resta solo un’ ultima villa “Ai Murs”, ma stiamo ultimando due nuove extra-ville fatte su misura per chi cerca 4 camere, spazi e luci che nessuno oramai fai più. Vi aspettiamo!
Condono anche per Tassa Rifiuti e Imu?
A quanto pare se non abbiamo ancora pagato cartelle esattoriali notificateci dal 2001 al 2010 meglio aspettare ancora qualche giorno per farlo. Le nuove norme contenute nella Legge di Stabilità prevedono che fino all’ importo di 1.000 € tutte le cartelle vengano annullate. E senza dover fare alcuna domanda per giunta. Ci penserà l’agente della riscossione, d’ ufficio, a farle sparire. E non parliamo solo di multe, bollo auto ecc…, ma verranno condonati anche i mancati pagamenti della Tassa Rifiuti (Tari) e della Tasi. E l’ Imu? Anche l’ Imu finirà nel cestino! Occhio dunque al telegiornale nelle prossime settimane, perché tutto questo dipende ancora dall’ approvazione della Legge di Stabilità.
Aerei, cicogne e castagne. Tutto a Fagagna!
Aerocastagnata Internazionale. Sono arrivati da tutta Europa gli appassionati di aereomodellismo, pronti a sfidarsi in acrobazie spettacolari, alla luce del sole e al chiaro di luna. Per due giorni (13 e 14 ottobre 2018 - scopri di più) i cieli di Fagagna, dalle parti di Casali Florit, saranno off limits per le nostre cicogne e i nostri ibis. E già, una volta tanto toccherà a loro stare a guardare le acrobazie di mini aerei, alianti e jet. Chissà che non imparino qualcosa di nuovo per stupirci dalla domenica successiva, quando torneranno padroni incontrastati del nostro cielo. Non ci annoiamo proprio qui a Fagagna!
Come cercare il conto o la polizza dimenticati.
Adesso anche i giornali lanciano l’allarme. A novembre i soldi dei conti correnti e delle polizze che sono “fermi” dal 2008 verranno incamerati dallo Stato. E senza tanti preamboli, come abbiamo anticipato nel nostro post del 12/08/2018 (Vedi post), quando ancora nessuno ne parlava. Ricordiamo che i casi più frequenti riguardano conti e polizze non trovati in occasione di una successione, anche di parenti lontani. E che non si tratti di eventi rari lo testimonia il fatto che solo in Friuli Venezia Giulia si contano 520 conti dormienti per un totale di 8 milioni di euro che se nessuno reclamerà passeranno allo Stato (senza neppure un grazie). Oggi però chi sospetta di avere un conto “dimenticato” da qualche parte può effettuare una ricerca sul sito www.consap.it digitando “cerca rapporto dormiente”. Se invece avete il sospetto che esista una polizza vita dormiente presso qualche compagnia di assicurazione dovete ricorrere al sito www.ivass.it. Occhio allora, potremmo avere un’ eredità nascosta da qualche parte e non saperlo!
Salvi i vecchi lavori in casa senza Permesso!
Ricordate l’ elenco delle 58 opere che non richiedono più Autorizzazioni Comunali (Vedi post del 15/04/2018)? Beh c è una buona notizia in più. La norma, che è entrata in vigore dal 23 aprile scorso, vale anche per i lavori già fatti dal 2002 in poi, essendo un semplice elenco di natura interpretativa. Significa che anche se abbiamo costruito ad es. il nostro pergolato, o la recinzione, prima del 2018 siamo a posto con il Comune, anche se a causa delle errate interpretazioni comunali, le regole di allora non lo avrebbero permesso (Vedi articolo de "Il Sole 24 Ore" del 17/09/2018). Un bel sollievo!
Lampade alogene fuori legge? Risparmieremo!
Dal primo settembre la Direttiva Europea 244/2009 vieta la vendita della tradizionali lampadine alogene ad alto consumo e in negozio troveremo solo lampadine a led. Cosa cambia? Non molto per quanto riguarda l’ illuminazione delle nostre case ma cambierà molto per le nostre tasche. Confindustria ha calcolato che sostituire una sola lampadina alogena di media potenza con una a led ad alta efficienza energetica comporterà un risparmio di oltre 5 € all’ anno. Ovviamente oltre al minor consumo si considera anche il fatto che una lampadina a led dura circa 20 anni rispetto ai 4 anni di una lampadina alogena. Detta così non sembra molto lo so, ma se contiamo quante lampadine abbiamo in casa la cifra ci sorprenderà. Ma non è finita: risparmieremo anche enormi quantità di barili di petrolio, anidride carbonica e rifiuti che domani costeranno ai nostri figli ben di più del cambio di una lampadina.
Anche gli ibis preferiscono Fagagna!
È incredibile la storia di Ulisse, un ibis dell’ oasi di Fagagna. Ancora molto giovane, a metà settembre 2017, decide di vedere il mondo e parte con i suoi fratelli e alcuni compagni alla ventura. Ah beata gioventù… Il “ragazzo” è giovane e viaggia veloce: a inizio ottobre viene segnalato in Calabria. Qui perde un fratello, ma il dolore non lo ferma e a dicembre viene fotografato in Corsica con una gruppo di tre “compagni di merende”. Tuttavia, neppure le bellezze della Corsica pare l’ abbiano soddisfatto, tanto che qualche tempo dopo viene fotografato in Sardegna. Ottima scelta direte voi; chi non vorrebbe stabilirsi in Sardegna? Invece no, Ulisse, che è sempre stato un ragazzo esigente, ha virato un'altra volta ed è tornato alle sue colline... Proprio così, anche Ulisse, dopo aver visitato i posti più glamour e le località più fashion, ha scelto di vivere a Fagagna. Un’ altra “autorevole” conferma allora. Adesso anche la vostra scelta sarà più facile!
Affitto non registrato? Son dolori!
La registrazione del contratto d’ affitto spetta al locatore, questo si sa. Forse non si sa che se per puro caso “se ne scordasse” il contratto diventerebbe semplicemente nullo. Occhio alle conseguenze: Il proprietario non avrebbe alcun titolo a pretendere il pagamento del canone pattuito. Per cui se l’ affittuario decidesse di non pagare nessun tribunale lo obbligherebbe a farlo; se l’ affittuario avesse comunque pagato l’ affitto per un periodo, avrebbe il diritto di farsi restituire anche i canoni già pagati; l’ inquilino avrebbe diritto a restare nell’ appartamento come se il contratto fosse stato registrato e valido a tutti gli effetti ( e senza obbligo a pagare l’ affitto per giunta). Le conseguenze per questa “dimenticanza” non finiscono qui. Nel momento della registrazione tardiva del contratto il proprietario smemorato dovrà pagare una sanzione compresa tra il 120% e il 140% della tassa di registro. Qualche anno fa questa “dimenticanza” poteva comportare un bel vantaggio per il proprietario (per esempio non pagare le tasse sul reddito), ma oggi con la cedolare secca anche questo vantaggio è ridotto al minimo mentre i rischi sono decisamente al massimo (Vedi link "La legge per tutti"). Meglio allenare la memoria allora. Certo che con gli attuali tassi di interesse sui mutui, più che un affitto conviene prendersi un bel “Murs”, qui da noi, a Fagagna.
Soldi fermi sul conto? Dopo 10 anni spariscono!
Non si tratta di un gioco di prestigio ma della Legge che regola i conti correnti detti “dormienti”. In pratica significa che se noi non movimentiamo un conto corrente per più di 10 anni, tutti i soldi, le azioni, obbligazioni, titoli di stato eventualmente depositati diventano di proprietà dello Stato. Così, senza tanti preamboli. Lo stabilisce una Legge del 2005 dell’ allora ministro Tremonti. Ovviamente la norma ci permette di richiederli indietro entro i 10 anni successivi, sempre che ce ne accorgiamo. Basterà armarci di legali e di pazienza e affrontare i soliti gironi infernali della burocrazia. Ma che senso ha questa legge allora? Semplice. Siccome lo Stato non obbliga la banca ad avvisarci dell’ esproprio molti non se ne accorgono e, decorsi i successivi 10 anni, il diritto a riavere indietro i nostri soldi cade in prescrizione e stavolta addio patrimonio, per davvero. Impossibile che accada proprio a noi? Non direi, pensate solo a tutti i conti o i libretti che in fase di successione non vengono trovati e restano lì senza che nessuno li reclami o che la banca avvisi gli eredi. Parliamo ad oggi di oltre 2 miliardi di euro e crescono per oltre 200 milioni ogni anno. Siete ancora convinti che la cosa non ci possa riguardare? Intanto da novembre 2018 cadranno in prescrizione i primi 600 milioni. Occhi aperti! Ah... Con i nostri “Murs”, invece, non correte alcun rischio!
Nuove finestre: il Decreto taglia il bonus.
Il Ministero dello Sviluppo Economico cambierà le regole per ottenere il bonus fiscale del 50% sulla spesa sostenuta per cambiare i vecchi serramenti con nuove finestre più efficienti. Dalle bozze che stanno circolando sembra che non sia in discussione il rimborso della quota del 50% della spesa, ma verrà introdotto un tetto di spesa per i nuovi infissi di circa 450 € al metro quadrato nelle nostre zone climatiche. Cosa significa ? Semplice, una buona finestra da 1 mq qui da noi costa circa 1.000 € al metro quadrato. Fino ad oggi lo Stato ci rimborsava il 50% della spesa e quindi avevamo diritto a una detrazione di 500 €. Quando verrà approvato il nuovo Decreto lo stato ci rimborserà il 50% del nuovo tetto di spesa e quindi solo 225 €. La metà. Le nuove regole non riguarderanno solo i serramenti ma tutti gli interventi agevolati con il bonus fiscale del 50% e del 65% (es. la domotica, i cappotti, i pannelli solari ecc.). Se abbiamo progetti in mente, allora, meglio portarsi avanti!
Offerte luce/gas: Nuove regole contro il caos!
Dovete decidere a quale azienda affidarvi per un contratto di luce o gas? Da oggi finalmente l’Autorità ARERA dell’Energia ha messo in rete uno strumento che confronta le varie proposte. Il sito è accessibile a tutti basta digitare www.prezzoenergia.it. Ora le compagnie sono obbligate a usare per le loro offerte un modello standard uguale per tutti in modo che sia possibile fare realmente il confronto e scegliere. Una buona notizia direi! Oramai ci bombardano con offerte di tutti i tipi e non ci si capisce più niente...
TFR cosa fare? In azienda, nel fondo o… la casa?
Gli esperti ci dicono che in questi anni se abbiamo lasciato il Tfr (ovvero la nostra liquidazione) in azienda i nostri soldi si sono rivalutati molto di meno di quanto è successo per coloro che hanno scelto di aderire ai fondi pensione di categoria. Chi ha scelto il fondo pensione, nel 2017 ha goduto di un rendimento del 3,3% che, in periodi di inflazione bassa, non è niente male. Come sempre, non è facile decidere, ma meglio perdere qualche minuto al Caf o dal nostro consulente per fare un punto sulla situazione. Considerato che dovremo lavorare molti anni, anche una piccola percentuale di differenza tra una scelta e l’ altra, dopo qualche decennio varrà molti soldi ed è un peccato perderli. Ma c’ è un’ altra soluzione. Possiamo risolvere il problema alla radice scegliendo di investirlo nella nostra casa. L’ art 2120 del Codice Civile ci dà il diritto di richiedere l’ anticipazione del 70% della nostra liquidazione per l’ acquisto della prima casa per noi e addirittura per i nostri figli. Il questo caso non abbiamo alcun dubbio sulla scelta migliore: “I Murs” di Fagagna. Fatti a mano per durare e mantenere il valore nel tempo.
Pensi di fare un mutuo? 7 cose da sapere!
Se pensiamo di richiedere un mutuo, teniamo presente che la banca valuterà la nostra richiesta seguendo alcune regole generali che è bene conoscere: 1. La rata del nostro prestito non deve superare 1/3 del reddito familiare disponibile; 2. Detraendo l’importo della rata dallo stipendio, dobbiamo poter disporre di almeno 1.100, 1.200 €/mese per le spese vitali; 3. Salvo casi particolari la somma massima che ci verrà concessa non supererà l’ 80% del valore della casa che intendiamo acquistare; 4. Attenzione alla perizia. Viene fatta da un tecnico incaricato dalla banca. Se il valore sarà inferiore a quello che avevamo previsto l’importo del mutuo potrà essere ridotto anche se già deliberato; 5. Se tutto va bene una pratica di mutuo richiede circa 3 mesi; 6. Oltre ai tassi, ricordiamoci dei costi delle polizze assicurative che molte banche abbinano al mutuo (caso di morte, perdita del lavoro ecc.); 7. Se ricorriamo al consulente, soprattutto per contratti complessi, ricordiamoci che i mediatori creditizi iscritti all’ Albo della Banca d’ Italia (Oam), costano tra 1’ 1,5 e l’ 1,75% dell’importo del mutuo. Ovviamente sono parametri indicativi, perché poi ogni banca adotta una sua politica commerciale specifica. Ma se per il mutuo dobbiamo fare qualche conto, per la casa decidere sarà semplice, qui ai “Murs” di Fagagna. Vi basterà uno sguardo!
Cresce lo spread. E la rata del mutuo?
Cosa succede al nostro mutuo se sale lo spread? Beh, per ora ancora niente. Lo spread è la differenza tra l’interesse pagato dai nostri titoli di stato (BTP) e quello dei titoli tedeschi (BUND). Quindi per ora nulla a che vedere con la rata del nostro mutuo. Ricordiamo infatti che nel mutuo a tasso variabile la quota di interessi è legata a due parametri diversi: a) l’ Euribor, ovvero il tasso ufficiale fissato dalla BCE. Se ne sta fermo lì da un bel po’ e non sembra che Mario Draghi intenda alzarlo a breve. Nessuna preoccupazione da questo lato quindi; b) lo Spread bancario, ovvero il guadagno che la nostra banca intende ottenere per averci prestato il denaro. In parole povere il suo ricarico. Il nome è lo stesso ma non c’ entra con lo spread Btp/Bund, che troviamo sui giornali in questi giorni. Tutto bene allora? Come al solito, sì e no. Se non sentiamo più la parola spread nei TG, possiamo stare tranquilli; significa che la situazione si è stabilizzata. Al contrario, se la baraonda continuasse per qualche mese, anche la nostra banca dovrà alzare il suo margine di ricarico e i la nostra rata salirà inevitabilmente. Per adesso quindi, stiamo ancora tranquilli. Ovviamente il consiglio sempre lo stesso; se abbiamo deciso di comprarci casa, meglio affrettarsi, scegliendo rigorosamente : - un mutuo a tasso fisso; - la meraviglia dei “Murs” , proprio qui da noi, a Fagagna.
Redditi 2017. La Detrazione per il mutuo raddoppia?
Se siamo lavoratori dipendenti e abbiamo ricevuto un premio di risultato, con un accordo aziendale di secondo livello, la Legge (232/16) ci permette di usarlo per pagare la quota interessi del mutuo. La novità è che ora l’ Agenzia delle Entrate (circolare 5/2018) ha stabilito che, in questo caso, il limite massimo agevolabile di 3.000 € può aumentare fino a raddoppiare. Difficile dirlo in poche righe ma significa che possiamo ottenere un risparmio fiscale ulteriore rispetto a quello già riconosciuto per tutte le altre forme di conversione del premio (viaggi, benefit o altro). Quindi controlliamo bene con il CAF o il nostro commercialista, perché potremmo ottenere un bel vantaggio fiscale (una volta tanto). E se un mutuo non lo abbiamo ancora, direi che è ora di pensarci. Questi tassi di interesse risaliranno e gli ultimi “Murs”, qui a Fagagna, non saranno disponibili ancora per molto…
Mutui: mai così bassi. E una rata la regala il Fisco!
Nonostante tutto, i tassi di interesse restano al minimo. Le rate dei mutui non sono mai state così basse, nonostante le previsioni di aumento che girano sui giornali oramai da un anno. Il tasso fisso la fa ancora da padrone e oggi possiamo trovare proposte di mutuo con interessi appena superiori al 2 % anche per durate molto lunghe (es. 30 anni). Facendo due conti, a questi livelli, la detrazione fiscale Irpef del 19% ci restituisce più o meno l’ importo di una rata ogni anno. Significa che, con questi tassi di interesse, 1 rata su 12 adesso ce la “regala” lo Stato e noi ne paghiamo effettivamente solo 11. Un momento d’oro se cercate casa, soprattutto se cercate una casa esclusiva. Abbiamo ancora due “Murs” qui, tra le colline di Fagagna.
Primavera? Via al bonus giardini!
Con l’ arrivo della bella stagione dobbiamo rimettere mano al giardino. Quest’ anno però c è una novità positiva: le spese per rifare o sistemare il giardino sono detraibili dall’ Irpef per il 36%. Prima di iniziare i lavori verifichiamo quindi con il nostro giardiniere come procedere. Consiglio? Approfittiamone subito perché questa agevolazione vale solo per il 2018 e come si dice di questi tempi, “del doman non v’è certezza”. I giardini dei nostri “Murs” sono ampi e soleggiati come i pendii delle colline di Fagagna. Avere il pollice verde qui è facile. Vieni a vedere!