Il Friuli Venezia Giulia è una delle zone a rischio terremoto più elevato in Italia, tanto che tra i nostri comuni nessuno è classificato a basso rischio sismico. Questo lo sanno tutti, ma non tutti sanno che le case meno recenti non sono antisismiche. Vedi articolo del Messaggero Veneto del 27/08/2016

La normativa dopo il terremoto del 1976 impone rigidi vincoli tecnologici per la costruzione e la ristrutturazione degli edifici. Questi vincoli sono stati via via migliorati e integrati nel tempo con norme successive sempre più restrittive. Non c’è però nessun obbligo di adeguamento per le case costruite prima del 1976.

Gli edifici nuovi o ristrutturati di recente, presentano quindi caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni sismiche superiori, non solo rispetto a quelli costruiti 50 anni fa ma anche rispetto a quelli realizzati anche solo 10 anni fa. Gli edifici antecedenti il 1976 invece quasi mai posseggono tali caratteristiche e quindi non sono antisismici.

Questo significa che prima di valutare una casa solo in base al prezzo meglio pensarci bene. Se i prezzi dell’usato sono così bassi rispetto ai fabbricati nuovi infatti un motivo c è. Siamo una regione sismica e la sicurezza della casa da noi ha un valore e un costo importante, più che da altre parti.

Quindi se comperiamo casa, accertiamoci prima che sia stata realizzata nel rispetto della normativa antisismica più recente e aggiornata, quale la Normativa Tecnica NTC 2008. Questa caratteristica la possiedono le case nuove costruite negli ultimi anni o i fabbricati ristrutturati nello stesso periodo. La sensibile differenza di prezzo, rispetto ad edifici meno recenti, si giustifica con l’aumento dei costi di costruzione, a causa di norme antisismiche sempre più stringenti. Chiedete a qualsiasi impresa o professionista e vi confermeranno che le tonnellate di ferro usate, nei cementi armati, per costruire una casa sono aumentate negli ultimi 10 anni almeno del 40%.

Aumento dettato principalmente, come ci ha spiegato il ns. strutturista di fiducia ing. Mirco Morandini, dal nuovo criterio di progettazione, che prevede un’analisi in duttilità agli stati limite. Staffe più fitte ai nodi per aumentare la duttilità degli elementi sismo resistenti, pilastri più grossi e armati per rispettare il criterio della gerarchia delle resistenze (secondo cui il pilastro si deve plasticizzare dopo la trave); fondazioni progettate con un aumento dello spettro di risposta del 30% in alta duttilità e 10% in bassa duttilità e molto altro ancora. Le case nuove quindi costano di più ma ci tengono al sicuro dai terremoti.

Una casa vecchia costa poco. Possiamo isolarla meglio o cambiare le piastrelle, ma le fondamenta, i muri, il tetto e i solai non restano forse quelli di prima? Trucco e parrucco (di cui spesso sottovalutiamo il costo), non risolvono i problemi strutturali e la casa sarà sempre a rischio.

Davvero vogliamo mettere a letto i nostri figli ogni sera per il resto della vita, sperando che non succeda il peggio?

Metti in conto la sicurezza prima di decidere. Metti in conto una visita da noi a Fagagna.