Mi guardo sempre attorno, perché sono curioso. Lo sono stato sin da piccolo e ancora oggi, quando sono tra la gente, mi fermo e osservo.

Chi non mi conosce penserà che sono un superficiale, perché passo veloce da un individuo all’altro, ma io, le persone, le sento a pelle e mi bastano pochi secondi per capire chi ho davanti. Più difficile se incrocio cani e gatti. Con i primi va così così, mentre i gatti beh, lasciamo perdere. Più facile con i bambini.

Con i bambini è diverso. Non so perché ma mi sento più simile a loro, anzi sono certo che è così. Sono sinceri, amano senza contropartita e non giudicano mai, ingenui ma liberi, come sono io.

Poi penso che anche loro cresceranno. Come il mio migliore amico; così cambiato. Oggi è adulto e sa fare gli affari, è bravo a giudicare, sa quello che conviene e non ha tempo da perdere. Soprattutto non ha più tempo per me, tanto che a volte penso che mi voglia scaricare (come è successo a certi miei amici).

Io invece sono rimasto ingenuo, probabilmente anche un fesso, ma non posso essere diverso da così. E’ la mia natura volergli bene; lui è da sempre tutto quello che ho. Se almeno mi cambiasse questo vecchio guinzaglio…