Fagagna e il suo “pestat”. Sabato 17 marzo da guormet!
Il sapore delle erbe di queste colline catturato dal lardo dei nostri suini allevati allo stato semibrado. Qualcuno è convinto che siano il prezzemolo e le carote a renderlo unico, altri invece pensano che siano il sale e il rosmarino, ma c’è anche chi assicura che il segreto stia nell’aggiunta di qualche granello di pepe. Il dibattito, qui, è più che mai vivo e acceso. Io però sono convinta che “il miracolo” avvenga nelle nostre vecchie cantine. Umide e fresche come le sapevano costruire solo i nostri vecchi, sono veri santuari della stagionatura. È qui che un pestat diventa “di Fagagna”. E’ nel silenzio e nella loro penombra che i profumi e i sapori della nostre colline si amalgamano e si concentrano, si intrecciano e si fondono. Ma forse il vero “miracolo” del pestat avviene nelle mani dei nostri cuochi. Soffritto a fuoco lento, si trasforma nella base inconfondibile di carni in umido, patate al tegame e minestroni da rivista. Tutto di Fagagna ovviamente, perché oramai lo avete capito, Fagagna non è solo castelli, colline e cicogne (Vedi link “Messaggero Veneto”) Non a caso è qui che abbiamo costruito i nostri “Murs” (Scopri di più!)