Soldi fermi sul conto? Dopo 10 anni spariscono!
Non si tratta di un gioco di prestigio ma della Legge che regola i conti correnti detti “dormienti”. In pratica significa che se noi non movimentiamo un conto corrente per più di 10 anni, tutti i soldi, le azioni, obbligazioni, titoli di stato eventualmente depositati diventano di proprietà dello Stato. Così, senza tanti preamboli. Lo stabilisce una Legge del 2005 dell’ allora ministro Tremonti (Vedi articolo de “La Repubblica” del 07/08/2018). Ovviamente la norma ci permette di richiederli indietro entro i 10 anni successivi, sempre che ce ne accorgiamo. Basterà armarci di legali e di pazienza e affrontare i soliti gironi infernali della burocrazia. Ma che senso ha questa Legge allora? Semplice. Siccome lo Stato non obbliga la banca ad avvisarci dell’ esproprio molti non se ne accorgono e, decorsi i successivi 10 anni, il diritto a riavere indietro i nostri soldi cade in prescrizione e stavolta addio patrimonio, per davvero. Impossibile che accada proprio a noi? Non direi, pensate solo a tutti i conti o i libretti che in fase di successione non vengono trovati e restano lì senza che nessuno li reclami o che la banca avvisi gli eredi. Parliamo ad oggi di oltre 2 miliardi di euro e crescono per oltre 200 milioni ogni anno. Siete ancora convinti che la cosa non ci possa riguardare? Intanto da novembre 2018 cadranno in prescrizione i primi 600 milioni. Occhi aperti! Ah… Con i nostri “Murs”, invece, non correte alcun rischio! (Scopri di più!)